18/06/12

Canaparlamento

Piccole canape crescono in Torre Argentina ( 2009 )
Oggi 18 giugno 2012, a Montecitorio, sono state seminate tre piante di canapa, in onore della battaglia per la cannabis terapeutica e per la libera coltivazione domestica. La pena per la coltivazione di canapa, in Italia, va da 6 a 20 anni, in questo caso, forse, ridotti a da 1 a 6, data la lieve entità. L'azione nonviolenta è stata compiuta in prima persona da Rita Bernardini, già processata per altri atti di disobbedienza civile, in difesa di almeno tre diritti: il diritto dei malati a avere accesso ai farmaci, con una richiesta di intervento al Governo per facilitare tale accesso, il diritto dei malati e dei cittadini alla libertà di cura, terapia e prevenzione, il diritto dei cittadini ai liberi comportamenti privati, quali il coltivare nel proprio giardino qualsivoglia pianta e farne privatamente l'uso che meglio credono, in totale assenza di vittime; su questo in Parlamento è depositata una proposta di legge che depenalizza la coltivazione domestica di canapa, sostenuta anche da una campagna di Radicali Italiani. Perchè un malato, in primo luogo, è un cittadino.
Presenti: Marco Pannella, Rita Bernardini, Mina Welby, Lucia Sidi, Claudia Sterzi, Fabrizio Pellegrini, Andrea Trisciuoglio, Marco Perduca

15/06/12

18 giugno, la canapa torna alla Camera dei Deputati

A MONTECITORIO, INIZIATIVA NONVIOLENTA DI AFFERMAZIONE DI COSCIENZA
SULLA CANNABIS TERAPEUTICA
“Il potere ha i suoi senatori a vita, noi abbiamo i nostri giovani condannati a morte, e con essi il diritto, la ragionevolezza, il paese. Noi siamo pronti ad andare in galera, ad essere condannati dal potere e dalla stessa gente ingannata; oggi o domani.
Ma chi sia colpevole, se noi o loro, la loro stessa coscienza lo sa bene. E, per questo, non possono che essere ladri di verità, e antidemocratici feroci.”
[Marco Pannella, Porta Portese, 27 agosto 1995]

LUNEDI’ 18 GIUGNO ALLE 11.30
Sala stampa Montecitorio (Ingresso via della Missione, 4)
CONFERENZA STAMPA
per il riconoscimento del diritto dei pazienti di curarsi con i derivati della Cannabis.

CON
Rita Bernardini (deputata radicale), Mina Welby e Andrea Trisciuoglio (rispettivamente co-presidente e membro del consiglio generale dell’Associazione Luca Coscioni), Claudia Sterzi (segretaria  dell’ Associazione Radicale Antiproibizionisti) e con pazienti affetti da sclerosi multipla e da altre patologie i cui effetti degenerativi potrebbero essere in parte leniti dai derivati naturali o di sintesi della cannabis
Conclude
Marco Pannella

Si tratta – hanno dichiarato i promotori – di chiedere al Parlamento di affrontare il problema della legalizzazione ad uso terapeutico dei derivati della cannabis, regolamentando la materia in modo da poter soddisfare le necessità dei pazienti in un contesto di legalità e sicurezza, senza arroccarsi in sterili contrapposizioni.
In Italia il cammino dei malati affetti da patologie che possono essere curate con la cannabis è invece un percorso ad ostacoli che a volte diviene un vero calvario che trova ragione solo nella follia proibizionista che intende sanzionare con la prigione comportamenti sicuramente incolpevoli.
La regione Toscana, la Provincia di Bolzano, alcune ASL consentono ai malati – spesso solo teoricamente – di accedere a farmaci a base di cannabinoidi.
Con la nostra “affermazione di coscienza” vogliamo ricordare che al Senato giace da anni un progetto di legge presentato dai radicali (a prima firma Donatella Poretti) il quale introduce la possibilità per persone affette da alcune gravi patologie di accedere sia alla cannabis in forma naturale, sia ai farmaci derivati da estratti di cannabis, mentre alla Camera, in Commissione Giustizia, è stata da poco calendarizzata la proposta di legge (a prima firma Rita Bernardini) che si propone di depenalizzare la coltivazione domestica della marijuana.
L’obiettivo è quello di sollecitare gli esponenti politici degli altri partiti ad adoperarsi per garantire un rapido iter parlamentare di questi progetti di legge, con ciò approvando misure concrete che non costringano i cittadini e i pazienti, spesso affetti da gravissime patologie, a rivolgersi al mercato nero delle mafie e delle camorre.

Per gli accrediti contattare l’ufficio stampa della Camera dei deputati.

Tel:  0667602125 Fax: 066783082. La richiesta di accredito va inoltrata via fax.

Per gli uomini è richiesto di indossare la giacca.