28/02/12

Cari amici e compagni antiproibizionisti,

Cari amici e compagni antiproibizionisti, mi pare evidente che questo Governo, per quanto per molti aspetti migliore del precedente, sull'argomento che ci sta a cuore, cioè legalizzazione delle droghe, non abbia trovato di meglio da fare che confermare le demenziali politiche che definirò, per semplicità, Giovanardi/Serpelloni.

Il problema della tossicodipendenza competerebbe al ministero della salute, perchè gli effetti delle sostanze "tossiche", i narcotici ecc., non dovrebbero essere trattati diversamente a seconda che siano legali o illegali, è un falso logico. I tossicodipendenti in carcere o in comunità dubbie invece che in regime ospedaliero e terapeutico sono una tragedia sociale ed economica. Ma una maggiore attenzione a questa categoria non sposta di un centimetro lo stato dei diritti dei consumatori che tossicodipendenti non sono, né dei diritti dei cittadini a non dover sopportare le conseguenze delle leggi attuali sulle droghe, che nell' Italia e nel mondo producono criminalità organizzata, corruzione politica e delle forze dell'ordine, disordini sociali, danni economici giudiziari sociali ingenti e spreco di risorse.

Il Dipartimento Politiche Antidroga si è tenuto la delega del governo precedente, nei fatti, come dimostra la risposta di Serpelloni in gennaio al segretario di Radicali Italiani, in modo non verificato, e a me, nei commenti nel sito di RI sotto ad un comunicato:
"Egregi Signori Vi rispondo in via personale per dirvi purtroppo che devo deludere le vs aspettative in quanto non ci sarà alcun prepensionamento. I miei accreditamenti scientifici e professionali sono ben solidi e trasparenti" ... "Oltre a questo, fin che in Italia le leggi vigenti, fatte dal Parlamento eletto dal popolo sovrano, considerano l'uso di sostanze un illecito amministrativo oltre che dannoso per la salute e la società, io continuerò a operare in perfetta coerenza con questa legge e le evidenze scientifiche che la sostengono pienamente"
poi, ufficialmente, in questi giorni, al Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) e a Forum Droghe, dove si rivendicano le solite bugie:
"In Italia, come in altri paesi europei, al contrario di quanto affermato, vi è stato e continua ad esserci un calo del consumo delle sostanze stupefacenti; le carceri non si sono affatto riempite di consumatori e nessuno di essi è stato arrestato in base all’uso personale di droga in quanto, come tutti sanno, la detenzione a fini di uso personale non è un reato penale ma un illecito amministrativo che non prevede l’arresto" ... "in questi anni, l’informazione scientifica di questo Dipartimento ha ottenuto il riconoscimento ufficiale delle maggiori società scientifiche italiane, europee e internazionali come il NIDA e l’ONU. Certamente, questo non può aver soddisfatto le organizzazioni di CNCA e Forum Droghe perché tali informazioni hanno mostrato esplicitamente la reale pericolosità dei danni che le droghe (soprattutto la cannabis) producono nel cervello umano. Non ci sembra, per altro, che le organizzazioni protestatarie abbiano il minimo accreditamento scientifico".

Così come le politiche del Governo Monti risolvono i problemi dei consumatori di sostanze illegali, dei malati farmacodipendenti, dei coltivatori di canapa che vengono indiziati, indagati, perquisiti, arrestati, processati, detenuti in carcere, tanto quanto un secchio svuota il mare.

Il mondo proibizionista, con tutte le sue complicità malavitose e i suoi pingui guadagni, si è arroccato; c'è il rischio che anche l'appuntamento di Vienna si risolva nel nulla. Anche i politici che teoricamente si dichiarano con noi stanno a gingillarsi da anni e niente producono di concreto. Stiamo pronti e vigili per alzare forte la nostra voce a partire da questa primavera, e per dare corpo ad una stagione di lotta nonviolenta. La vostra affezionata Claudia Sterzi :)

07/02/12

I fumatori di canapa gettano i bambini nei fiumi?

La mattina del 4 febbraio, mentre su Roma cadeva la neve, un padre ha prelevato suo figlio, di meno di 2 anni, da casa della nonna materna, e lo ha gettato nel Tevere gelato. Un fatto drammatico di cronaca, sul quale sono ancora in corso indagini, una tragedia talmente triste e disperata che invita al silenzio chiunque non abbia da portare elementi certi. Sulla vicenda, invece, è intervenuto il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, che interviene ormai su tutto, e spessissimo a sproposito, dichiarando "una risposta purtroppo viene dal limaccioso mondo delle droghe". Giovanardi ha ricordato che quel padre infatti "non soltanto era stato già arrestato in passato per spaccio di droga, ma ha dichiarato di far uso di cannabis".

A chiunque abbia un minimo di conoscenza scientifica questo determinismo appare insensato; crisi di violenza vengono a volte scatenate da altre droghe, come ad esempio cocaina e alcool, ma sempre in soggetti che comunque violenti lo sarebbero comunque; cioè l’assunzione di sostanze può rappresentare una variabile nell’ analisi del fatto, ma non una causa.

Questa affermazione non pertinente fa il paio con l’incipit del recente “dossier” presentato dal giornale Focus, dove si afferma che un fatto di cronaca, avvenuto una decina di anni fa, l’omicidio efferato di una ragazza, sarebbe stato dovuto all’uso di cannabis; senza ricordare che l’imputato, in quel caso, era in cura presso uno psichiatra, e non per uso di droghe ma per patologie psichiche, e che nelle prime dichiarazioni rese negò l’uso di droghe, ritrattando poi quando l’avvocato impostò la linea difensiva proprio attribuendo la responsabilità del reato ad uno stato di alterazione.

Se uno squilibrato, perché non ci vuole una perizia per stabilire che chi getta un bimbo in un fiume, o chi uccide con decine di coltellate la fidanzata lo sia, compie atti di violenza, non è certo per le sostanze che ha o meno assunto; la cannabis poi è tra le meno indicate per essere additata come responsabile. Tutto questo ricorda molto da vicino la campagna con la quale in America si stabilirono i primi divieti sulla cannabis, quando Aslinger, capo del Dipartimento della Proibizione, oltre ad accusare la cannabis di essere all’origine di episodi simili, affermava che: "ci sono 100.000 fumatori di marijuana negli Stati Uniti, e la maggior parte sono negri, ispanici, filippini ed intrattenitori; la loro musica satanica, jazz e swing, è il risultato dell'uso di marijuana. Il suo uso causa nelle donne bianche un desiderio di ricerca di relazioni sessuali con essi."

Claudia Sterzi, Giunta di Radicali Italiani
Edoardo de Blasio e Augusto Tagliati del Movimento Liberali Antiproibizionisti
               

02/02/12

Perchè la memoria abbia un futuro gioverà metterci un po' del nostro


1993: il Partito Radicale promuove, e riesce a portare al voto, 8 quesiti referendari abrogativi di altrettante leggi. Fra questi, abrogazione del finanziamento pubblico dei partiti (quorum raggiunto, vincono i sì), abrogazione di norme della legge elettorale del Senato per introdurre il sistema elettorale maggioritario uninominale (quorum raggiunto, vincono i sì), abrogazione delle pene per la detenzione ad uso personale di droghe (quorum raggiunto, vincono i sì).
2012: dopo quasi venti anni, quei risultati sono stati completamente stravolti da un sistema di regime governato dai partiti che sono riusciti a: ripristinare il finanziamento pubblico cambiandogli il nome, cosicché il furto di risorse economiche a danno dei cittadini e la impossibilità di un ricambio di élites non solo non sono stati abrogati ma anzi si sono aggravati; introdurre e legittimare leggi elettorali che con la volontà espressa dai cittadini niente hanno a che vedere; riempire le carceri italiane di semplici consumatori di sostanze stupefacenti che nessun altro reato hanno commesso se non quello di avere delle propensioni al consumo diverse ma logicamente equiparabili a quelle dei consumatori di tabacco o di caffè.
Che democrazia è quella nella quale la volontà dei cittadini espressa con regolare voto referendario non conta nulla? E quale esempio di rispetto della legge e della Costituzione hanno dato i responsabili di questo tradimento? Ai cittadini italiani la sentenza.