23/04/12

Spottino antiproibizionista - Marcia della Liberazione per l' Amnistia e la Giustizia


25 APRILE 2012: MARCIA PER L’AMNISTIA, LA GIUSTIZIA E LA LIBERTA'

10:00 concentramento in via della Lungara angolo via degli Orti d’Alibert (carcere di Regina Coeli)
10:30 partenza della marcia
piazza della Rovere ponte Principe Amedeo via Acciaioli corso Vittorio Emanuele
11:30 corso Rinascimento via Santa Giovanna d’Arco largo Toniolo via del Pozzo delle Cornacchie
piazza della Rotonda via degli Orfani piazza Capranica via in Aquiro piazza Montecitorio via della Colonna Antonina via del Corso largo Chigi
12:30 piazza San Silvestro Dalle 12:30 alle 14:30: interventi dal palco.
Il tutto rallegrato dalla jazz band di Carletto Loffredo


l' @.r.a. aderisce alla Marcia e invita tutti gli amici e i compagni antiproibizionisti


18/04/12

Libertà di parola

In un paese semidistrutto dalla crisi economica, percorso da continui scandali di corruzione, condannato quotidianamente dall' Unione europea per lo stato disastroso del suo sistema giudiziario e penitenziario, i tre senatori PDL Giovanbattista Caligiuri, Vincenzo Speziali e Franco Bevilacqua non hanno trovato di meglio da fare che scagliarsi contro la libertà di espressione del sito www.legazziamolacanapa.org, reo di fare controinformazione sul consumo di canapa. Sostengono i tre senatori cose menzognere, come "arriva a dire che la cannabis fa bene", mentre il sito in questione si limita a dire che la canapa non è il demonio e i consumatori non sono criminali. D'altra parte, anche se dicesse la canapa fa bene, in un mondo dove ci siamo visti spacciare che "lo zucchero (bianco) è pieno di vita", che "con l'amaretto di Saronno la festa si accende", che se non c'è Martini non c'è party, che se ci viene sonno in autostrada invece di fermarsi e dormire ci possiamo tirar su con la caffeina, non sarebbe certo un reato. I tanto vantati studi sulle psicosi adolescenziali, citati dai Senatori censori, non sono centinaia, sono in gran parte basati su campioni di adolescenti già compresi in categorie a rischio e forti consumatori, e, anche qui, se anche fosse, basterebbe scrivere "può scatenare episodi di psicosi", visto che si vendono le sigarette scrivendo sul pacchetto "provoca cancro mortale" (io tra un cancro mortale e un episodio di psicosi saprei che cosa scegliere) o, nel caso del tabacco da fiuto, papale papale, "provoca dipendenza".
Si potrà sostenere liberamente una opinione politica diversa da quella del Dottor Serpelloni e degli illustri Onorevoli, o pensarla diversamente è un reato?

06/04/12

Comunicato Stampa Associazioni Antiproibizioniste

A seguito della conferenza stampa tenutasi al Senato della Repubblica il 27 u.s., le sottoscritte Associazioni emettono il seguente comunicato:

Siamo rimasti in attesa per qualche giorno di un’auspicata risposta da parte del DPA o del ministro Riccardi, che potesse in qualche modo confutare od obiettare alle nostre argomentazioni, ma anche questa volta dobbiamo notare come le Istituzioni, quando si tratta di confrontarsi su problemi reali che colpiscono migliaia e migliaia di casi umani, preferiscono adottare la linea del silenzio.

Di fronte a questa insensibilità, pensiamo che si possa addurre a due spiegazioni:

La prima è che, essendo le prove portate in Senato talmente palesi della forsennata persecuzione in corso contro i consumatori di cannabis, riesca difficile a chiunque, prof. Serpelloni e ministro Riccardi in primis, giustificare ulteriormente le menzogne che fino ad ora sono state propinate in nome della salute e della sicurezza, e quindi il saggio silenzio evita ulteriori figuracce.

La seconda, molto più inquietante, è che ci sia una dichiarata volontà di ignorare il problema e ancor più le Associazioni che esprimono un disagio diffuso e condiviso da milioni di persone, ma non darci ascolto non servirà a farci desistere.

Come già affermato in conferenza stampa, crediamo che continuare ad ignorare gli effetti devastanti della Fini-Giovanardi, serva esclusivamente a favorire il mercato criminale dello spaccio e provochi conseguentemente un errato impiego delle FF.OO. impegnate nella repressione di una criminalità inesistente, un ingiustificato ingolfamento nei tribunali, dove i processi per reati connessi all’uso o alla coltivazione domestica di cannabis registrano una continua escalation e un allarmante affollamento delle carceri, che come dalle ultime statistiche riportate, vedono i condannati per reati minori ammontare a circa 2/3 della popolazione carceraria.

Vogliamo porre fine a questa insulsa e controproducente persecuzione, invitando il responsabili del DPA e il ministro Riccardi ad un tavolo di confronto, dove poter discutere sui vari punti di vista e trovare insieme una soluzione che, attraverso una regolamentazione della coltivazione domestica e della piccola detenzione ad uso privato, decriminalizzi milioni di rispettabili cittadini italiani.


Edoardo De Blasio (Movimento Liberali Antiproibizionisti)
Andrea Trisciuglio (Ass. Luca Coscioni)
Claudia Sterzi (Giunta Radicali Italiani)
Giancarlo Cecconi (Ass. Sensibilizzazione Canapa Autoprodotta)