31/07/10

Dacci oggi il nostro Giovanardi quotidiano

Onorevole Carlo Giovanardi

Non passa giorno senza il nostro Giovanardi quotidiano. Ieri, commentando le nuove norme sulla sicurezza stradale, nelle quali sono state incluse norme sul controllo sugli usi degli italiani, ha dimostrato, e gliene va dato atto, di aver compreso la differenza tra uso e abuso. “Sono poi” ha detto “particolarmente soddisfatto dell'introduzione della norma che obbliga i richiedenti della patente di guida … a presentare un'idonea certificazione attestante il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope''. Rimane da spiegare il mistero per cui l’alcool si può usare, se non si abusa, ma le sostanze psicotrope no. Come se l’alcool non fosse psicotropo e stupefacente.
Dopo aver sbandierato il divieto di vendere alcool dopo le tre del mattino e fino alle sei come risolutivo, mentre a rigor di logica non importa neanche spiegare perché fa ridere i polli, è passato a illustrare le meraviglie del test obbligatorio antidroga (che come tutti ormai sanno rileva l’uso precedente, di giorni e settimane prima) per chiedere la patente o il rinnovo.
Non pago, ha annunciato il “nuovo” test del capello, pomposamente definito “microestrazione su fase solida in spazio di testa (HS-SPME) e gas cromatografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC-MS)”.
Plaudono i produttori di narcotest e di etilometri (obbligatori in ogni ristorante e in ogni locale).

27/07/10

La musica di Giovanardi

Un ragazzo viene picchiato dalle forze dell'ordine e lasciato senza assistenza nelle strutture penitenziarie fino a morire di stenti? E' colpa della droga.
Una festa di massa viene mal gestita e ci sono decine di morti? E' colpa della droga (e della musica).
La musica di Giovanardi è cupa e ripetitiva. Non ci ha risparmiato neanche in occasione dell' inchiesta milanese che vede coinvolti in questi giorni vip, gestori di locali, portando al sequestro di due famosissime discoteche frequentate dai vip, lo Hollywood e il The Club, e agli arresti domiciliari cinque persone, tra cui Rodolfo Citterio, membro della Commissione comunale di vigilanza sui locali, da cui dipendono licenze e permessi per aprire un’attività.
E qui il nostro ha fatto un bel distinguo: una cosa sono i consumatori, “da curare”; "un conto è avere un problema, una malattia o un vizio, cioè essere succubi della droga, quindi essere in una situazione di dipendenza", e già qui sbaglia, perché un consumatore non è per forza malato, viziato e succube, il famigerato consumatore zombie che popola i suoi sogni. Sarebbe come dire che chi beve due bicchieri di vino in compagnia è un alcolizzato.
Ben altra cosa, ha proseguito Giovanardi, è il comportamento di chi va in televisione a "incitare i giovani a usare la cocaina, sostenendo che abbia delle proprietà terapeutiche"; si riferisce a Morgan, colpevole di non aver seguito la moda della negazione che va per la maggiore ( Mele, Marrazzo, Zaccai, ecc.ecc. ) e di aver fatto una dichiarazione sincera alle telecamere su un suo fatto personale.
"Quindi da una parte abbiamo una persona che va aiutata, mentre dall’altra parte abbiamo una persona che assume atteggiamenti che rischiano diffondere il problema”.
Dunque l' Italia vanta un sottosegretario con delega alle politiche sulle droghe che non sa distinguere fra consumo e abuso/dipendenza, che preferisce l'ipocrisia al dibattito.
A diffondere il problema, del resto, non importa che ci pensi Morgan, c'è già un sistema globale di grande successo che attraverso il proibizionismo gestisce un giro d'affari sempre in salita e sparge violenza e corruzione in tutto l'orbe terracqueo.


24/07/10

Caccia alla strega



Proseguono in tutta Italia i rastrellamenti casa per casa alla ricerca di piante di canapa, in una caccia alle streghe della quale non si riesce ad afferrare il movente.
Sono mesi che i vertici delle forze dell’ordine hanno scatenato una vera e propria persecuzione nei confronti dei siti, e dei negozi, che vendono semi di canapa e attrezzature per la coltivazione, peraltro tutta merce perfettamente legale e autorizzata; persecuzione che ha colpito anche una ditta produttrice di birra “alla canapa” (Mary Jo) e di una bibita “alle foglie di coca” (Kdrink), tutte e due in piena regola con i controlli e le autorizzazioni. Questa la politica di Giovanardi, che ha pure il coraggio di vantarsi dei primi risultati. Nella sua Relazione del giugno 2010, infatti, sottolinea come sia diminuito il consumo di cannabis ( - 9 % ) e aumentato quello dell’alcool ( + 18 %), ricevendo il plauso di Berlusconi che ha dichiarato “Meno consumo di droga significa togliere ingenti risorse alla criminalità organizzata e al terrorismo internazionale… “.
Non si capisce davvero il nesso logico, sia perché con l’accanimento sui consumatori di cannabis si è prodotto un aumento del prezzo dovuto al maggior rischio, sia perché, se veramente interessa togliere risorse al narcotraffico, l’acquisto su strada dovrebbe essere punito, eventualmente, con maggior rigore rispetto alla autoproduzione.
Non è così. Oggi chi acquista volta per volta dosi per uso personale ( quindi al maggior prezzo possibile ) dai piccoli spacciatori, in maggioranza poveri extracomunitari che non riescono a sopravvivere altrimenti, rischia una sanzione amministrativa; chi coltiva in casa canapa rischia, come ci ricordano i solerti inquirenti, dai 6 ai 20 anni di carcere.
Qualunque madre assennata ed informata, quando la mattina rimette in ordine la stanza dove il figlio ha trascorso la serata con amici, anche se si augura di non trovare alcun residuo, preferisce di gran lunga trovare cicche di spinelli che bottiglie di vodka e pacchetti di sigarette; perché ha a cuore la salute dei suoi figli. Se poi il figlio possiede la manualità e l'intelligenza per autoprodursi la canapa, evitando così le incertezze e i pericoli del mercato nero, meglio. Non la pensa così Giovanardi, che pare ignorare i drammi prodotti dalla sua politica, nel migliore dei casi, o, nel peggiore, se ne frega altamente e conta i guadagni.

16/07/10










Il 12 luglio, dopo otto giorni di Camera di Consiglio, e 5 anni di processo, il capo dei ROS, generale Ganzer, è stato condannato a 14 anni di carcere per “irregolarità” che rientrano nei capi di imputazione di traffico di stupefacenti e peculato.

Per motivi di carriera, visibilità e prestigio, la squadra di Ganzer avrebbe derogato oltre il limite del consentito alle leggi vigenti, acquistando, detenendo, comprando droga, e in particolare cocaina colombiana, con troppa leggerezza e qualche guadagno.

La sentenza ha visto reazioni opposte; da una parte un popolo inferocito dalla fredda e ottusa pervicacia dello Stato e delle forze dell’ ordine nel perseguire i cittadini qualsiasi per pochi grammi di canapa si è prodotto in battute e schiamazzi per la gioia di vedere un caporione in divisa condannato per spaccio, dall’altra ministri e autorevoli uomini delle istituzioni hanno rinnovato la fiducia a Ganzer e alla sua rivendicazione di un metodo di lavoro.

“La corruzione o l'uso di metodi discutibili da parte delle forze di polizia e della politica è uno degli aspetti più comuni e devastanti del proibizionismo. Succedeva durante il proibizionismo sull'alcool negli anni 1920 negli Stati Uniti, succede oggi in tutto il mondo sulle droghe”, scrive il sito dell’ ADUC, la miglior fonte, per informazione e correttezza, delle notizie sulle droghe, in Italia. Ed ha ragione.

Vorrei però pure sottolineare come sarebbe necessario anche fare il conto di quanto ci è costato, in euro, l’insieme delle operazioni di Ganzer e del processo a Ganzer; poi rivolgere un pensiero alle decine di migliaia di carcerati per reati di droga, spesso per pochi grammi: detenuti in carceri per le quali non si trovano soldi neanche per la carta igienica.


La buzzolona


c.sterzi
c.sterzi
12/07/2010 - 06:44
Arrestata la "opinionista" di "Uomini e donne" con 11 grammi di cocaina e un bilancino; già rilasciata, attende a casa il processo per direttissima.
Danielona Ranaldi, la strabordante signora che siede, o sedeva, alla destra di Maria De Filippi pontificando sulle presunte storie d'amore tra "Uomini e donne", è stata attenzionata dalla Polizia di Roma che, dopo averla tenuta sotto controllo per qualche giorno, l'ha trovata in possesso di 11 grammi di cocaina e un bilancino. Rimessa in libertà "in quanto incensurata", attende per venerdì un processo per direttissima.
Va benissimo, ci mancherebbe; dispiace per tutti quei ragazzi qualsiasi che con 11 grammi di droga pesante sarebbero finiti al gabbio di corsa, per uscirne chissà quando e con quanti lividi.
Proibizionismo di classe - Marrazzo dopo la sosta in convento si è reintegrato in RAI, Zaccai è stato dimesso senza la pur minima traccia di un test antidroga, Lapo si è disintossicato in America; suo zio, l' Avvocato, non ci ha mai neanche provato, a disintossicarsi.
Invece, per il cittadino qualsiasi, umiliazioni, orrori, condanne penali e sociali, allontanamento dei figli, ecc.ecc.
La settimana scorsa i carabinieri solerti hanno sequestrato merce a una ditta che produce il Kdrink, una bevanda a base di foglie di coca certificata assolutamente esente da principi droganti, mettendo a dura prova i nervi e l'economia dei titolari e dei dipendenti.
Tanti auguri, Danielona; per te, comunque vada, sarà un successo ...