18/04/12

Libertà di parola

In un paese semidistrutto dalla crisi economica, percorso da continui scandali di corruzione, condannato quotidianamente dall' Unione europea per lo stato disastroso del suo sistema giudiziario e penitenziario, i tre senatori PDL Giovanbattista Caligiuri, Vincenzo Speziali e Franco Bevilacqua non hanno trovato di meglio da fare che scagliarsi contro la libertà di espressione del sito www.legazziamolacanapa.org, reo di fare controinformazione sul consumo di canapa. Sostengono i tre senatori cose menzognere, come "arriva a dire che la cannabis fa bene", mentre il sito in questione si limita a dire che la canapa non è il demonio e i consumatori non sono criminali. D'altra parte, anche se dicesse la canapa fa bene, in un mondo dove ci siamo visti spacciare che "lo zucchero (bianco) è pieno di vita", che "con l'amaretto di Saronno la festa si accende", che se non c'è Martini non c'è party, che se ci viene sonno in autostrada invece di fermarsi e dormire ci possiamo tirar su con la caffeina, non sarebbe certo un reato. I tanto vantati studi sulle psicosi adolescenziali, citati dai Senatori censori, non sono centinaia, sono in gran parte basati su campioni di adolescenti già compresi in categorie a rischio e forti consumatori, e, anche qui, se anche fosse, basterebbe scrivere "può scatenare episodi di psicosi", visto che si vendono le sigarette scrivendo sul pacchetto "provoca cancro mortale" (io tra un cancro mortale e un episodio di psicosi saprei che cosa scegliere) o, nel caso del tabacco da fiuto, papale papale, "provoca dipendenza".
Si potrà sostenere liberamente una opinione politica diversa da quella del Dottor Serpelloni e degli illustri Onorevoli, o pensarla diversamente è un reato?

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