21/08/12

GLOBAL COMMISSION / Rapporto 2012 Sintesi


Manifestanti davanti all' Ambasciata russa di Londra chiedono la introduzione delle  terapie di somministrazione di oppiacei e l' incremento dei programmi di acesso alle siringhe


Foto: Red Internacional de
Personas que Usan Drogas
.inpud.net


LA GUERRA ALLE DROGHE E L’HIV/AIDS: Come la guerra alle droghe aiuti a diffondere la pandemia mondiale

SINTESI
La guerra globale contro le droghe sta facendo crescere la pandemia di HIV/AIDS fra i consumatori di droghe e i loro partner sessuali. In tutto il mondo, ricerche scientifiche hanno ampiamente dimostrato come le strategie repressive legate all’applicazione delle leggi antidroga allontanino i consumatori di droghe dai servizi di sanità pubblica e li obblighino a restare in ambienti clandestini, dove il rischio di contrarre l’HIV aumenta notevolmente.  Anche l’incarcerazione massiccia di persone, per delitti non di violenza, connessi all’uso di droghe, gioca un ruolo importante nell’aumento del rischio di contagio con HIV. Questo fattore è un punto critico per quel che riguarda la salute pubblica in molti paesi, compresi gli Stati Uniti, dove si stima che circa il 25% degli statunitensi contagiati dal virus HIV transitino annualmente nel sistema penitenziario, e dove gli alti tassi di incarcerazione si trovano tra le principali cause esplicative del grande aumento della diffusione di HIV fra gli afroamericani.
E’ stato dimostrato che anche le strategie aggressive del rigore, utilizzate dalle istituzioni responsabili della applicazione delle leggi rivolte ai consumatori di droghe, hanno creato delle barriere alla cura dell’ HIV. Le conseguenze sulla salute pubblica delle interruzioni delle terapie contro l’ HIV, causate dalla applicazione delle strategie repressive anti—droghe, non sono state sufficientemente riconosciute come un grosso ostacolo agli sforzi per il controllo della pandemia globale di HIV/AIDS,  nonostante l’evidenza dimostri che la cura dell’ infezione da HIV riduce considerevolmente il rischio che le persone contagiate lo trasmettano.
La guerra contro le droghe ha provocato una distorsione delle politiche pubbliche grazie alla quale si sono minimizzate o ignorate la cura delle dipendenze e le misure di salute pubblica basate sull’evidenza. Sebbene si tratti di un problema comune a livello internazionale, un certo numero di paesi, incluso Stati Uniti, Russia e Tailandia, trascurano l’evidenza scientifica e le raccomandazioni della Organizzazione Mondiale della Sanità e oppongono resistenza all’ applicazione dei programmi di prevenzione dell’ HIV basati su tale evidenza, con conseguenze devastanti. Per esempio, in Russia, un adulto su cento,  attualmente, ha contratto l’ HIV.
Al contrario, i paesi che hanno adottato terapie per le dipendenze basate sull’evidenza e misure di sanità pubblica hanno dimostrato che l’ epidemia di HIV tra i consumatori di droghe – così come i tassi di uso di droghe iniettabili, sono diminuiti in modo notevole. Per giungere a questa conquista esistono orientamenti chiari e consolidati; gli strumenti della prevenzione dell’ HIV sono stati sottoutilizzati, mentre si ritardava il cambiamento delle dannose politiche di guerra alle droghe.
La causa potrebbe essere nella erronea supposizione che i sequestri di droghe, gli arresti, le condanne penali, e gli altri indici comunemente usati per valutare i “risultati” della applicazione delle leggi sulle droghe, siano stati efficaci, in generale, nella riduzione della disponibilità di droghe illegali. Invece, i dati dell’ ONU dimostrano che la fornitura mondiale di oppiacei illeciti, come l’eroina, è aumentata di più del 380% negli ultimi decenni, passando da 1000 tonnellate nel 1980 a più di 4800 tonnellate nel 2010. Questo aumento è coinciso con la diminuzione del 79% del prezzo dell’ eroina in Europa fra il 1990 e il 2009.
Altre prove evidenti del fallimento della guerra alle droghe nel controllo dell’offerta delle sostanze illegali si trovano esaminando i dati del controllo sulle droghe degli Stati Uniti. Per esempio, nonostante ci fisse stato un aumento di più del 600% nel budget federale antidroga degli Stati Uniti dall’inizio del decennio degli anni ’80, nello stesso periodo il prezzo dell’eroina è diminuito dell’80% e la purezza dell’eroina è aumentata di più del 900%. Un modello simile di riduzione del prezzo e aumento della purezza delle droghe si può osservare nei dati del sistema di controllo delle droghe americano per altre droghe comunemente utilizzate, incluse cocaina e cannabis.
Come era successo con la proibizione dell’alcool negli Stati Uniti nel decennio 1920/1930, attualmente la proibizione mondiale sulle droghe fomenta la violenza del mercato delle droghe in tutto il mondo. Per esempio, si stima che, dal 2006, più di 50000 persone sono morte in conseguenza alle azioni militari delle forze di governo messicane contro i cartelli del narcotraffico. Mentre i partigiani delle strategie repressive antidroga potrebbero opporre che un tale spargimento di sangue debba diminuire la capacità del mercato di droga di produrre e distribuire droghe illegali, stime recenti suggeriscono che la produzione di eroina messicana è aumentata di più del 304% dal 2004.
Mentre cresce l’epidemia di HIV nelle regioni e nei paesi , spinta principalmente dall’uso di droghe iniettabili, e con prove recenti che dimostrano come le infezioni relative all’ uso di droghe iniettabili stiano aumentando in altre regioni, inclusa l’Africa subsahariana, si deve affermare che il momento di prendere la guida è ora. Per sfortuna gli organismi di salute pubblica nazionali e delle Nazioni Unite sono stati ignorati. Mentre la guerra alle droghe continua, incrementando l’epidemia di HIV in molte regioni, diverse istituzioni di sicurezza pubblica e agenzie dell’ONU continuano rivendicando attivamente un’azione aggressiva di politiche antidroga a scapito della salute pubblica. Una qualsiasi prudente valutazione degli impatti della guerra alle droghe concluderebbe che molte organizzazioni nazionali e internazionali responsabili della riduzione del problema delle droghe, hanno in realtà contribuito ad un deterioramento della salute e della sicurezza della comunità. Questo deve cambiare.

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