Giovanardi ha preso spunto dalle dichiarazioni della Ministro degli Affari Esteri italiana, Emma Bonino: interrogata, a margine della Conferenza Italia – America Latina, si è espressa nettamente: “Non è una legalizzazione totale, ma hanno fatto benissimo”. Niente di strano, è notorio che Bonino è da sempre schierata a favore delle politiche antiproibizioniste, insieme a tutto il suo Partito.
«È molto grave che un ministro degli Esteri faccia
dichiarazioni simili, – spiega Giovanardi a Il Tempo - hanno parlato della
liberalizzazione come di un "esperimento". Io dico che è un cinico
esperimento sulla pelle dei giovani.»
Dimentica, Giovanardi, che l’esperimento proibizionista, in
vigore da più di 50 anni, è stato un totale fallimento, come tale ormai
riconosciuto da un crescente numero di scienziati, politici, studiosi di ogni
appartenenza e di ogni colore, e che la legalizzazione delle ”droghe leggere”,
cosa diversa dalla liberalizzazione, è solo un primo passo per uscire dalla
tragedia sociale ed economica che le scellerate strategie proibizioniste hanno portato
al mondo.
Dice Giovanardi che le dichiarazioni della Ministro “non
rispettano né il Parlamento italiano né le convenzioni internazionali che
l’Italia ha firmato, la sua è e resta un’opinione personale, di certo non rappresenta
la linea del governo”; trascura che la linea del governo la esprime il Governo
e le sue, pur legittime, posizioni rispecchiano solo una mentalità reazionaria
non scevra da interessi privati.
Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani
Claudia Sterzi, Segretaria della Associazione Radicale Antiproibizionisti
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