04/04/11

DOPO BOLOGNA (NOTA BREVE)

Ieri, 3 aprile 2011, si sono incontrati a Bologna  numerosi rappresentanti di diverse aeree antipro di tutta Italia, con l’intenzione di rafforzare la formazione della Associazione per la sensibilizzazione della canapa autoprodotta in Italia, una unione concentrata su un obiettivo semplice quanto di rottura: la regolamentazione della coltivazione domestica di canapa. In Italia il fronte è diviso da polemiche che si trascinano da decenni, e che fanno sì che si vada avanti per forza di inerzia fra iniziative private ed esclusioni; qualche esempio? Se da una parte c’è chi vede la parola “antiproibizionisti” come il fumo negli occhi per non dire peggio, dall’altra anche la affermazione “non siamo tossicodipendenti” provoca offesa; il coinvolgimento dei canapai, di Assocanapa, dei club sulla canapa terapeutica è desiderato o snobbato a seconda dei punti di vista; e pur premettendo che non si è lì per fare schieramento politico, ma per unirsi su un obiettivo condiviso, c’è sempre chi ha voglia di indicare buoni e cattivi nell' arco parlamentare e fuori, dimenticando che in tema di canapa nessuno è buono, visto che la coltivazione è vietata dagli anni ’50 e per adesso a livello governativo nessuno si è mai mosso per sanare questa ridicola legislazione, ancor più ridicola quando sappiamo che l’Italia era agli inizi del secolo scorso la seconda produttrice di canapa nel mondo.
Giovanardi e Arlacchi; bastano questi due nomi per significare che cosa possiamo aspettarci dalle forze istituzionali. Va però segnalato che ieri erano presenti, e sono intervenuti, la sottoscritta in rappresentanza dei Radicali, altri in nome di SeL e dei Verdi.
Il dibattito in sala, del quale sarà disponibile una registrazione, si è integrato con il dibattito fuori sala, che andava svolgendosi all’aria aperta nel cortile e nel giardino, dove si era creato un mini Arezzo Wave ( o un mini Parco Lambro, fate voi ). Se quello in sala si è sdipanato nel tentativo di risolvere i conflitti di cui sopra, con alterni momenti di pace e guerra, quello informale è stato più incentrato sul da farsi, nel senso di ideazione di azioni concrete.
Libera coltivazione in libero Stato! Prossimi appuntamenti, a Pisa l' 8 aprile per il dibattito "Marijuana, una guerra infinita" e a Bari il 16 aprile alla Festa della Semina.
Claudia Sterzi, segretaria @.r.a.

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