Evo Morales inaugura a La Paz una fabbrica di mate di coca e estevia |
Il Presidente della Bolivia, Evo Morales, ha inaugurato il
primo stabilimento per la lavorazione della coca, che tratterà la foglia per
uso medicinale; si stima che l’impianto potrà lavorare 75.000 tonnellate l’anno
per la produzione di coca per infusi. Morales ha ricordato la masticazione della
foglia di coca su prescrizione medica, e come molte persone stiano
combattendo il diabete con il suo uso – questo è del tutto dimostrato – ha detto.
All’inizio di questo anno la Bolivia ha ottenuto di essere
riammessa alla Convenzione ONU sugli stupefacenti del 1961, salvaguardando l’
eccezione che permette la masticazione tradizionale delle foglia di coca nel
paese. L’Onu proibisce comunque l’esportazione,
e Morales cerca appoggio in tale senso dai paesi dell’ ALBA (Allenaza boliviana
dei paesi di America), che si riuniscono in assemblea in questi giorni in
Ecuador in previsione di una zona economica comune.
Morales ha annunciato che nell’ Assemblea proporrà agli
Stati membri l’acquisto della foglia di coca boliviana; l’ALBA è una
piattaforma di integrazione delle nazioni dell’ America latina e del Caribe e
comprende Ecuador, Venezuela, Bolivia, Cuba, Dominica, Nicaragua, San Vicente y
las Granadinas, Antigua y Barbuda y Santa Lucía.
Morales ha anche sottolineato come la lotta per la difesa
della foglia di coca abbia risvegliato politicamente e ideologicamente il
popolo boliviano, a partire dalle zone di Yungas e da Cochabamba, i due
principali luoghi di coltivazione.
“Il popolo si è risvegliato perché tutte le politiche di
governo asservite all’imperialismo non facevano altro che parlare di coca zero,
della coca che è cocaina, e dei produttori di coca come di tossicodipendenti.
Il movimento contadino è stato criminalizzato e condannato all’incarcerazione; il dibattito che ne è scaturito per difendere la foglia di coca, e non la
cocaina, ci ha permesso di orientarci ideologicamente." Nelle parole del Presidente
boliviano, la lotta sindacale e i dibattiti hanno permesso che la Bolivia
diventasse un riferimento mondiale per proposte sociali e riforme strutturali; la battaglia per la
foglia di coca ha permesso anche di identificare i nemici interni, quelli che
arrivavano con l’intenzione di eradicare completamente la pianta di coca senza
riconoscere l’identità culturale dei boliviani.
“Questa lotta per la foglia di coca ha permesso di
identificare i nemici interni e i neo colonialisti, i neo invasori, come gli
Stati Uniti, attraverso le Agenzie antidroga e le basi militari nordamericane”,
ha concluso, dimostrando, ancora una volta, come sia facile strumentalizzare il
dibattito sulle droghe in senso politico e ideologico, da qualunque parte lo si
guardi.
Questa prima impresa statale di coca potrà contare anche sull'appoggio economico della Unione Europea.
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