02/08/13

LEGALIZZAZIONE? SÍ, GRAZIE. La Bolivia e la foglia di coca.

Evo Morales inaugura a La Paz una fabbrica di mate di coca e estevia
Il Presidente della Bolivia, Evo Morales, ha inaugurato il primo stabilimento per la lavorazione della coca, che tratterà la foglia per uso medicinale; si stima che l’impianto potrà lavorare 75.000 tonnellate l’anno per la produzione  di coca per infusi.  Morales ha ricordato la masticazione della foglia di coca su prescrizione medica, e come molte persone stiano combattendo il diabete con il suo uso – questo è del tutto dimostrato – ha detto.
All’inizio di questo anno la Bolivia ha ottenuto di essere riammessa alla Convenzione ONU sugli stupefacenti del 1961, salvaguardando l’ eccezione che permette la masticazione tradizionale delle foglia di coca nel paese.  L’Onu proibisce comunque l’esportazione, e Morales cerca appoggio in tale senso dai paesi dell’ ALBA (Allenaza boliviana dei paesi di America), che si riuniscono in assemblea in questi giorni in Ecuador in previsione di una zona economica comune.
Morales ha annunciato che nell’ Assemblea proporrà agli Stati membri l’acquisto della foglia di coca boliviana; l’ALBA è una piattaforma di integrazione delle nazioni dell’ America latina e del Caribe e comprende Ecuador, Venezuela, Bolivia, Cuba, Dominica, Nicaragua, San Vicente y las Granadinas, Antigua y Barbuda y Santa Lucía.
Morales ha anche sottolineato come la lotta per la difesa della foglia di coca abbia risvegliato politicamente e ideologicamente il popolo boliviano, a partire dalle zone di Yungas e da Cochabamba, i due principali luoghi di coltivazione.
“Il popolo si è risvegliato perché tutte le politiche di governo asservite all’imperialismo non facevano altro che parlare di coca zero, della coca che è cocaina, e dei produttori di coca come di tossicodipendenti. Il movimento contadino è stato criminalizzato e condannato all’incarcerazione; il dibattito che ne è scaturito per difendere la foglia di coca, e non la cocaina, ci ha permesso di orientarci ideologicamente." Nelle parole del Presidente boliviano, la lotta sindacale e i dibattiti hanno permesso che la Bolivia diventasse un riferimento mondiale per proposte sociali e  riforme strutturali; la battaglia per la foglia di coca ha permesso anche di identificare i nemici interni, quelli che arrivavano con l’intenzione di eradicare completamente la pianta di coca senza riconoscere l’identità culturale dei boliviani.

“Questa lotta per la foglia di coca ha permesso di identificare i nemici interni e i neo colonialisti, i neo invasori, come gli Stati Uniti, attraverso le Agenzie antidroga e le basi militari nordamericane”, ha concluso, dimostrando, ancora una volta, come sia facile strumentalizzare il dibattito sulle droghe in senso politico e ideologico, da qualunque parte lo si guardi.
Questa prima impresa statale di coca potrà contare anche sull'appoggio economico della Unione Europea.

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