25/03/14

METTI UNA MATTINA A SCUOLA

Sono in tanti, a dichiararsi contrari ad ogni forma di legalizzazione, a dare per acquisito che fumare canapa faccia venire “buchi nel cervello”, ecc. ecc.;  però, quando c' è da sostenere in pubblico un contraddittorio, magicamente si dileguano quasi tutti. Così, al liceo scientifico Morin di Mestre, stamani 25 marzo, mi sono trovata da sola, in cattedra, di fronte a qualche centinaio di ragazzi, a sostenere un incontro organizzato dagli studenti in uno di quei momenti di autogestione che tanti anni fa combattemmo duramente per ottenere e che oggi sono diventati scontati e di routine.
I ragazzi hanno introdotto il tema con due video, uno realizzato da loro, cosa lodevole, che alternava spezzoni di film e interviste; nei primi minuti, ahimé, c' era una battuta a sfondo sessuale, e una insegnante dal fondo ha cominciato ad urlare istericamente raggelando l' atmosfera, ha ordinato l' interruzione del video ed è andata a chiamare il preside.
Nell' attesa, siamo andati avanti, una introduzione con una breve storia della war on drugs, obiettivi, mezzi, strumenti, risultati; i recenti fermenti di legalizzazione, Global Commission, Washington, Colorado, Uruguay; comparazioni e dati.
Le domande sono arrivate, numerose, e piano piano l' atmosfera si è sciolta, la comunicazione è tornata a fluire, e il contraddittorio me l' hanno fatto gli studenti stessi, dialogando fra di sé e con me. Un ottimo intervento liberale del preside, arrivato alla fine delle prime due ore, ha rischiarato il viso e gli orizzonti degli organizzatori: la democrazia richiede attenzione e ascolto di tutte le opinioni, e l' informazione è necessaria per formarsi un' idea propria.
Nelle seconde due ore sono arrivati gli studenti più grandi, 16/18, e abbiamo ripetuto senza passare dal video, ormai definitivamente censurato; introduzione, domande. La legalizzazione aumenta il consumo? E' vera la teoria del passaggio? A che serve mantenere il divieto ai minori, se invece i minori consumano? E così via.
Negli anni, dal primo incontro del 2008 nell'  università di Perugia, sono ormai decine gli istituti nei quali sono stata invitata, come sociologa e come segretaria della associazione radicale antiproibizionisti, a incontri, dibattiti, convegni; e migliaia, forse decine di migliaia, i ragazzi ai quali ho cercato di trasmettere desiderio di conoscenza, superamento delle frasi fatte, bisogno di approfondire.
Grazie agli amici di Veneto Radicale, Franco Fois, Alessandro Pomes, Carmen Sorrentino, coniugi Palma Zoccolan, e alla prossima. 



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