28/03/14

Spagna: Commissione mista Camera Senato si pronuncia contro i club (cannabis social club) ed altri.

Traduzione @ra


La società, oggi, considera più dannoso fumarsi una sigaretta che uno spinello. Si dà il caso che questa convinzione sia sostenuta da evidenze scientifiche, ma non è gradita dalla Commissione congiunta Congresso – Senato, sul problema della droga, presieduta da Gaspar Llamazares, tantomeno è gradito che gli esperti segnalino come le attuali modalità di consumo di droga non siano la causa del crescere dell' insicurezza cittadina e della conflittualità sociale.

Dando mostra del proibizionismo più stantio, alla commissione mista Congresso - Senato è piaciuto il termine "prova scientifica", ma non il suo significato. In realtà, odiano l'evidenza. Il discorso proibizionista presuppone che le sue parole siano corrette "prove scientifiche". L' unico inconveniente è che richiedono l'uso della forza, per essere imposte. Niente che non abbia sperimentato l' istruzione spagnolo , abituata da sempre che le regole si inculcano col sangue.

Gaspar Llamazares, (deputato della Izquierda Unida e portavoce della Comissione Sanità), presidente della Commissione che ha redatto il “Rapporto sulle prospettive future per affrontare le dipendenzeattuali e le nuove”, il più importante documento prodotto da tutti i gruppi a livello parlamentare negli ultimi dieci anni, secondo El Diario, afferma che: "Per quanto riguarda i club di cannabis e il consumo, la logica dei gruppi interessati a imporre mercati regolamentati porta alla banalizzazione del consumo di questa sostanza. Quindi è necessario contrapporre a questa logica delle prove scientifiche" e, raccomanda "prendere le misure adeguate per evitare la banalizzazione delle dipendenze".
La particolare prova scientifica proposta dalla commissione, che ha fatto suoi, fino all'ultima virgola, gli argomenti del Delegato del Governo per il Piano nazionale sulle droghe, Francesco Babín Vich, è scoraggiante: "Una delle forme che si sono dimostrate efficaci nella lotta contro la droga è la riduzione dell'offerta, che obbligatoriamente passa per il rafforzamento dei Corpi e delle forze di sicurezza , delle attività giudiziarie, amministrative, doganali , ecc ...”.
Niente della guerra alla droga si è dimostrato efficace, e mai si sono consumate tanto le famigerate sostanze come in stato di proibizione. Di fronte all'evidenza e alle tendenze internazionali, che considerano la guerra alla droga un fallimento, la Commissione mista propone l'uso della forza (in nome di "prove scientifiche"); la risposta alla logica dei club implica necessariamente il rafforzamento degli organi di polizia e delle strutture giudiziarie e amministrative .
In sintesi, il messaggio sarebbe questo: i club banalizzano, occorre prendere provvedimenti contro coloro che banalizzano, ciò che funziona è la repressione. Ma attenzione, non solo contro i club. Le misure mirano "anche a tutti coloro che possono ottenerne un profitto".
Ancor meno è verificato il racconto che la Commissione diffonde sulle associazioni dei lavoratori dei club. Si dice che i club vorrebbero imporre una regolamentazione del mercato della cannabis. Dovranno adattarsi a comprendere che il modello dei club è socialmente migliore del narcotraffico tradizionale; una volta acquisito questo, i politici saranno in grado di decidere tra i due. Oggi, si è scelto il traffico illecito.
La relazione elaborata dalla Commissione include un grafico che mostra come il tabacco sia più dannoso della cannabis; nonostante questo, ai membri del comitato sembra paradossale (con tutti i soldi spesi per la disinformazione!) che la società lo sappia o ritenga che l'uso di droghe non sia un enorme problema sociale, ma una attività individuale legata al tempo libero, con delle conseguenze per i consumatori. Contro questo punto di vista, la Commissione propone di rafforzare gli organi di polizia e le strutture giudiziarie e amministrative. Non resta loro altro che buttarla sul personale, invece che arrendersi all'evidenza.
L'unico baluardo apparente di razionalità in queste finte politiche è rappresentato dal gruppo misto, che su richiesta della DeputataTeresa Jorda i Roura, di Sinistra Repubblicana-Catalogna-Sì (ERC - RCAT - Catsi), in base alle disposizioni del regolamento della Camera, ha chiesto all'Ufficio di presidenza del Congresso dei Deputati di aggiungere un nuovo elemento alle raccomandazioni della relazione con la seguente dicitura:
"Regolamentare, nel più breve termine possibile, produzione, distribuzione e consumo di cannabis, consentire la vendita in strutture accreditate, incoraggiandole a svolgere un lavoro di informazione per un consumo responsabile. Ugualmente si esorta a tassare la vendita, cercando di destinare i proventi alla spesa sanitaria e in campagne di sensibilizzazione, prevenzione della tossicodipendenza, e per il trattamento delle tossicodipendenze".


El informe elaborado por la comisión mixta Congreso-Senado incluye un gráfico que muestra que el tabaco es más perjudicial que el cannabis, a pesar de lo cual, a los miembros de la comisión les resulta paradójico (¡con el dinero que se gastan en desinformación!) que la sociedad lo sepa y opine que el consumo de drogas no es un gran problema social, sino una actividad individual relacionada con el ocio con consecuencias para quienes las consumen. Contra esta percepción, la comisión propone reforzar cuerpos y fuerzas de seguridad y recursos judiciales y administrativos. No les queda otra para torcer al personal, aunque queden en evidencia.

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