Pattuglia della Marina degli Stati Uniti in un
campo di papaveri in Afghanistan.
Foto: United States Marine Corps (CC BY-NC 2.0) |
Le strategie antidroga aggressive, destinate alla
repressione del mercato delle droghe, tengono lontani i tossicodipendenti dai
servizi della sanità pubblica e li spingono in ambiti clandestini, laddove il
rischio di HIV si eleva notevolmente (4).
Violenze poliziesche e torture nei confronti dei consumatori
di stupefacenti sono state ampiamente rese note (5), ma altrettanto comuni sono la
persecuzione da parte delle forze dell’ordine, la confisca di aghi puliti e l’arresto
per il possesso di siringhe, ed è stato ripetutamente dimostrato che tutte
queste azioni incrementano l’uso condiviso di siringhe usate e altre pratiche
di iniezione a rischio (6,7).
Le istituzioni responsabili dell’applicazione delle leggi
sulla droga contribuiscono alle condotte a rischio di infezione da HIV, e
questo può e deve essere evitato. Uno studio pubblicato sulla rivista medica britannica The
Lancet ha preso in considerazione il modo in cui la contrapposizione con la
Polizia promuova le condotte a rischio di HIV e ha stimato che fino al 19%
delle infezioni da HIV fra i tossicodipendenti di Odessa, Ucraina, potrebbero
essere evitate se si mettesse un termine agli abusi della polizia contro i
consumatori di droghe (8).
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In molti luoghi è stato dimostrato che leggi severe sulle
droghe aumentano i comportamenti a rischio di infezione da HIV e tengono
lontani i consumatori dai servizi di sanità pubblica. Le seguenti parole di una
giovane donna di Mosca descrivono il timore causato da una applicazione
aggressiva delle leggi sulle droghe:
Un consumatore di droga si fa iniettare eroina, conosciuta localmente come azúcar morena, da un suo
compagno in un vicolo della città Siliguri in India orientale.
Foto: Reuters / Rupak De Chowdhuri |
“ La paura. La paura. Questo è il motivo principale. E non
solo la paura di essere scoperta, ma la paura che se ti catturano non puoi
trovarti la dose. Quindi, oltre ad essere perseguitata, e derubata (dalla
polizia), si corre il rischio di ammalarsi. Ed è per questo che usi una qualsiasi
siringa disponibile in quel momento in quel posto”.
Riferimenti bibliografici:
268-284.
Riferimenti bibliografici:
4
Kerr T, Wood E. The public health and social impacts of drug market enforcement:
a review of the evidence. Int J Drug Pol, 2005; 16(4): 210-220.
5
Jurgens R, Csete J, Amon JJ, Baral S, Beyrer C. People who use drugs,
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6
Rhodes T, Mikhailova L, Sarang A, et al. Situational factors influencing drug
injecting, risk reduction and syringe exchange in Togliatti City, Russian
Federation: a qualitative study of micro risk environment. Soc Sci Med,
2003; 57(1): 39-54.
7
Sarang A, Rhodes T, Sheon N, Page K. Policing drug users in Russia: risk,
fear, and structural violence. Subst Use Misuse, 2010; 45(6): 813-864.
8
Strathdee SA, Hallett TB, Bobrova N, et al. HIV and risk environment for injecting
drug users: the past, present, and future. Lancet, 2010; 376(9737):
268-284.
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