24/11/12

Global Commission/ Rapporto 2012 / pag. 7




Pattuglia della Marina degli Stati Uniti in un
campo di papaveri in Afghanistan.
Foto: United States Marine Corps (CC BY-NC 2.0)
Le strategie antidroga aggressive, destinate alla repressione del mercato delle droghe, tengono lontani i tossicodipendenti dai servizi della sanità pubblica e li spingono in ambiti clandestini, laddove il rischio di HIV si eleva notevolmente (4).
Violenze poliziesche e torture nei confronti dei consumatori di stupefacenti sono state ampiamente rese note (5), ma altrettanto comuni sono la persecuzione da parte delle forze dell’ordine, la confisca di aghi puliti e l’arresto per il possesso di siringhe, ed è stato ripetutamente dimostrato che tutte queste azioni incrementano l’uso condiviso di siringhe usate e altre pratiche di iniezione a rischio (6,7).

Le istituzioni responsabili dell’applicazione delle leggi sulla droga contribuiscono alle condotte a rischio di infezione da HIV, e questo può e deve essere evitato. Uno studio pubblicato sulla rivista medica britannica The Lancet ha preso in considerazione il modo in cui la contrapposizione con la Polizia promuova le condotte a rischio di HIV e ha stimato che fino al 19% delle infezioni da HIV fra i tossicodipendenti di Odessa, Ucraina, potrebbero essere evitate se si mettesse un termine agli abusi della polizia contro i consumatori di droghe (8).
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In molti luoghi è stato dimostrato che leggi severe sulle droghe aumentano i comportamenti a rischio di infezione da HIV e tengono lontani i consumatori dai servizi di sanità pubblica. Le seguenti parole di una giovane donna di Mosca descrivono il timore causato da una applicazione aggressiva delle leggi sulle droghe:





Un consumatore di droga si fa iniettare eroina, conosciuta localmente come  azúcar morena, da un suo
compagno in un vicolo della città Siliguri in India orientale.
Foto: Reuters / Rupak De Chowdhuri
“ La paura. La paura. Questo è il motivo principale. E non solo la paura di essere scoperta, ma la paura che se ti catturano non puoi trovarti la dose. Quindi, oltre ad essere perseguitata, e derubata (dalla polizia), si corre il rischio di ammalarsi. Ed è per questo che usi una qualsiasi siringa disponibile in quel momento in quel posto”.

Riferimenti bibliografici:


4

Kerr T, Wood E. The public health and social impacts of drug market enforcement:

a review of the evidence. Int J Drug Pol, 2005; 16(4): 210-220.

5

Jurgens R, Csete J, Amon JJ, Baral S, Beyrer C. People who use drugs,

HIV, and human rights. Lancet, 2010; 376(9739): 475-485.

6

Rhodes T, Mikhailova L, Sarang A, et al. Situational factors influencing drug

injecting, risk reduction and syringe exchange in Togliatti City, Russian

Federation: a qualitative study of micro risk environment. Soc Sci Med,

2003; 57(1): 39-54.

7

Sarang A, Rhodes T, Sheon N, Page K. Policing drug users in Russia: risk,

fear, and structural violence. Subst Use Misuse, 2010; 45(6): 813-864.

8

Strathdee SA, Hallett TB, Bobrova N, et al. HIV and risk environment for injecting

drug users: the past, present, and future. Lancet, 2010; 376(9737):

268-284.



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