28/11/12

Global Commission / Rapporto 2012 / pag. 9


L’applicazione delle leggi sulle droghe ostacola la terapia antiretrovirale, facilitando così la trasmissione di HIV.
Oltre a incentivare l’uso condiviso di siringhe e altri comportamenti a rischio per l’HIV, gli strumenti punitivi associati all’applicazione delle leggi sulle droghe ostacolano la realizzazione dei test e del trattamento dell’HIV. Ci sono varie modalità attraverso le quali la criminalizzazione dell’uso di droghe può rendere difficile o impedire l’accesso alle terapie essenziali necessarie per i consumatori di droghe infettati con l’HIV. Tali ostacoli al trattamento comprendono lo stigma e la discriminazione all’interno del sistema sanitario, il diniego di ricevere servizi, la violazione della privacy, la imposizione del requisito di essersi disintossicato come condizione per il trattamento e l’uso dei registri che portano fino alla negazione di diritti fondamentali come la custodia dei minori e il lavoro (23). Come risultato, le ricerche hanno dimostrato più volte che fra i consumatori di droghe si trovano tassi molti bassi di terapia antiretrovirale e tassi più alti di morte per AIDS (24).
Le strategie politiche punitive correlate con l’applicazione delle leggi sulle droghe hanno inoltre implicazioni più ampie sulla salute pubblica. In particolare, sappiamo che la terapia antiretrovirale riduce la quantità del virus dell’immunodeficienza umana circolante nel sangue e nei liquidi sessuali, e recenti prove cliniche hanno dimostrato che questo effetto riduce anche i tassi di trasmissione dell’ HIV. Di conseguenza, molti organismi internazionali e programmi nazionali per l’HIV hanno cambiato recentemente il loro approccio considerando come il "trattamento come prevenzione" sia una strategia centrale per l’HIV e l’AIDS (25 - 28).  Questo cambiamento ha importanti implicazioni nella progettazione della risposta mondiale all'HIV e all’ AIDS e sottolinea ulteriormente l'impatto che può avere la sanità pubblica nel garantire l'accesso al trattamento per l'HIV a tutti i segmenti della popolazione, comprese le persone che si iniettano droghe.
Tuttavia, numerosi studi hanno dimostrato che le misure punitive relative all' applicazione delle leggi sulle  droghe e la frequente carcerazione dei consumatori di droghe generano difficoltà di accesso ai test e alle terapie per l’HIV, e contribuiscono all’ interruzione del trattamento per l'HIV già iniziato (29). Ad esempio, un recente studio canadese ha dimostrato che quanto maggiore è il numero di volte che un individuo infettato con HIV è incarcerato, minore è la probabilità che quella persona segua una terapia antiretrovirale (30). Allo stesso modo, uno studio condotto a Baltimora Baltimora su  pazienti affetti da HIV ha fatto emergere che anche brevi periodi di detenzione sono associati con un rischio doppio di condivisione di aghi e un rischio sette volte maggiore di trasmissione (31). Il fatto che le misure repressive associate all'applicazione delle leggi sulla droga spesso interrompano le terapie per l’HIV, facilitando l’instaurarsi di una resistenza ai farmaci e aumentando il rischi di infezione,  deve essere ancora affrontato in modo adeguato nell’ambito delle strategie di prevenzione nazionali e internazionali (27,28). In realtà, il "trattamento come prevenzione" e le nuove strategie di prevenzione, come ad esempio l’ espansione dell'uso della profilassi pre-esposizione con farmaci antiretrovirali, sono raramente presi in considerazione o discussi dalle autorità come risposta contro l'HIV per i consumatori di droghe iniettabili.
 
(Foto: Le medicine per i pazienti sono allineate per la distribuzione nel reparto per l’ HIV e l’AIDS al Yuan Hospital di Pechino, 1 dicembre 2011. Secondo quanto dichiarato dai media statali, che hanno citato funzionari della Sanità, il numero di nuovi casi di HIV e AIDS in  Cina è cresciuto a dismisura, con tassi di infezione in aumento tra gli studenti universitari e gli uomini più anziani. Il Centro cinese per il Controllo e Prevenzione ha pubblicato cifre che mostrano 48.000 nuovi casi in Cina nel 2011, ha detto l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua. Il governo cinese è stato inizialmente lento nell’ammettere il problema dell'HIV e dell’ AIDS negli anni ‘90. Reuters / David Gray)
 
Riferimenti bibliografici:

23

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24

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Wood E, Kerr T, Marshall BD, et al. Longitudinal community plasma HIV-1
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prospective cohort study. BMJ, 2009; 338: b1649.


27

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whitehouse.gov/sites/default/files/uploads/NHAS.pdf.


28

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phase of treatment, care and support. http://www.unaids.org/en/media/
unaids/contentassets/documents/unaidspublication/2011/20110824_
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30

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events on nonadherence to HIV antiretroviral therapy among injection
drug users. J Infect Dis, 2011; 203(9): 1215-1221.

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